This is a bi-lingual, English and Italian blog: everybody, from any country and culture is welcome.

Thursday 24 May 2007

My planet is dying, so am I.

Carbon dioxide and other gases warm the surface of the planet naturally by trapping solar heat in the atmosphere. This is a good thing because it keeps our planet habitable. However, by burning fossil fuels such as coal, gas and oil and clearing forests we have dramatically increased the amount of carbon dioxide in the Earth’s atmosphere and temperatures are rising.
The vast majority of scientists agree that global warming is real, it’s already happening and that it is the result of our activities and not a natural occurrence.

  1. The evidence is overwhelming and undeniable.
    We’re already seeing changes. Glaciers are melting, plants and animals are being forced from their habitat, and the number of severe storms and droughts is increasing.
    The number of Category 4 and 5 hurricanes has almost doubled in the last 30 years.

  2. Malaria has spread to higher altitudes in places like the Colombian Andes, 7,000 feet above sea level.

  3. The flow of ice from glaciers in Greenland has more than doubled over the past decade.

  4. At least 279 species of plants and animals are already responding to global warming, moving closer to the poles.
  5. If the warming continues, we can expect catastrophic consequences.
    Deaths from global warming will double in just 25 years -- to 300,000 people a year.

  6. Global sea levels could rise by more than 20 feet with the loss of shelf ice in Greenland and Antarctica, devastating coastal areas worldwide.
  7. Heat waves will be more frequent and more intense.
    Droughts and wildfires will occur more often.
    The Arctic Ocean could be ice free in summer by 2050.

  8. More than a million species worldwide could be driven to extinction by 2050.

  9. There is no doubt we can solve this problem. In fact, we have a moral obligation to do so. Small changes to your daily routine can add up to big differences in helping to stop global warming. The time to come together to solve this problem is now –

TAKE ACTION

What's above is from the site: http://www.climatecrisis.net

Nel suo libro "An nconvenient Truth, The planetary emergency warming and what we can do about it", Al Gore, former US Vice-president, during the Clinton's era (can you even remember what's called the current one ?!) parla anche di se', della sua famiglia, di sua sorella che ben presto svanisce dalle foto di gruppo perche' muore a causa di un canco ai polmoni, quando ancora negli SU in televisione si pubblicizzava il consumo di sigarette e molti sdrammatizzavano sugli effetti del suo uso, ripetendo che non c'erano prove che fosse veramente dannoso alla salute. Cosi' come in molti ancora continuano a fare a proposito dell'ambiente.

E che dire del Club di Roma del 1970?

(From Wikipedia): "Il Club di Roma fu fondato nell'aprile del 1968 dall'italiano Aurelio Peccei e dallo scienziato scozzese Alexander King, insieme a premi Nobel, leader politici e intellettuali, fra cui Elisabeth Mann Borgese. Il nome del gruppo nasce dal fatto che la prima riunione si svolse a Roma, presso la sede dell'Accademia dei Lincei alla Farnesina.
È una associazione non governativa, non-profit, di scienziati, economisti, uomini d'affari, attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di stato di tutti e cinque i continenti. La sua missione è di agire come catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i principali problemi che l'umanità si troverà ad affrontare, analizzandoli in un contesto mondiale e ricercando soluzioni alternative nei diversi scenari possibili. In altre parole, il Club di Roma intende essere una sorta di cenacolo di pensatori dediti ad analizzare i cambiamenti della società contemporanea;
Conquistò l'attenzione dell'opinione pubblica con il suo
Rapporto sui limiti dello sviluppo, pubblicato nel 1972, il quale prediceva che la crescita economica non potesse continuare indefinitamente a causa della limitata disponibilità di risorse naturali, specialmente petrolio. La crisi petrolifera del 1973 attirò ulteriormente l'attenzione dell'opinione pubblica su questo problema. In realtà le previsioni del rapporto riguardo al progressivo esaurimento delle risorse del pianeta erano tutte relative a momenti successivi all'anno 2000, ma il superamento della crisi petrolifera degli anni '70 contribuì alla nascita di una leggenda metropolitana, secondo cui le previsioni del Club di Roma non si sarebbero avverate. Nella pratica, l'andamento dei principali indicatori ha sinora seguito piuttosto bene quanto previsto nel Rapporto sui limiti dello sviluppo, e l'umanità è destinata a confrontarsi nei prossimi decenni con le conseguenze del superamento dei limiti fisici del pianeta. Un esempio di ciò è dato dal picco di Hubbert."

In effetti negli anni successivi, fino ai giorni d'oggi si sono susseguiti gli studiosi, anche famosi, che hanno confutato in tutti i modi le tesi sopra esposte, parlando di innalzamento della temperatura dovuto a fenomeni ciclici, quali le tempeste e le macchie solari; in alcune trasmissioni televisive, su reti nazionali, si e' persino sentito dire che le piante sono responsabile del rilascio di anidride carbonica, di notte, nell'aria e quindi di una forma di inquinamento. Il Club di Roma, udite udite !, c'e' ancora, cosi' come la citta' da cui prende il nome.

The Club of Rome is a global think tank and centre of innovation and initiative. As a non-profit, non govermental organisation (NGO), it brings together scientists, economists, businessmen, international high civil servants, heads of state and former heads of state from all five continents who are convinced that the future of humankind is not determined once and for all and that each human being can contribute to the improvement of our societies.

The Club of Rome’s mission is to act as a global catalyst of change that is free of any political, ideological or business interest. The Club of Rome contributes to the solution of what it calls the world problematique, the complex set of the most crucial problems – political, social, economic, technological, environmental, psychological and cultural - facing humanity.It does so taking a global, long term and interdisciplinary perspective aware of the increasing interdependence of nations and the globalisation of problems that pose predicaments beyond the capacity of individual countries. (Form the site: http://www.clubofrome.org/index.php)


Il Club di Roma, come detto, nel 1972 rilascia un rapporto, una sorta di libro che contiene analisi e previsioni, come dice Ugo Bardi un un suo sito:

"Rivisto a più di trent'anni di distanza, il libro del club di Roma non solo non è sbagliato in niente, ma anzi è sorprendentemente profetico. Per il petrolio, per esempio, a quel tempo non si disponeva di stime attendibili, ma l'estrapolazione approssimativa fatta dagli autori a circa 2000 miliardi di barili quasi perfettamente uguale alle stime recenti di Campbell e altri. Per l'esaurimento del petrolio, il club di Roma stimava approssimativamente il 2020, dato consistente con quella che si ritiene oggi una data probabile per la quale l'estrazione delle rimanenti riserve sarà troppo costosa per essere praticabile. "

Si sente tanto parlare di riscaldamento globale, ma il libro di Al Gore mostra foto scattate nello stesso posto in vari punti del pianeta, a distanza di 30 anni: si tratta di ghiacciai che arretrano, laghi che svaniscono, monti, fiumi in pericolo; indica grafici e tabelle, foto dal satellite: insomma c'e' da rabbrividire!

What shell I leave to my children? Is it the Earth dying?

No comments: